sabato 18 ottobre 2014

Sabato 25 ottobre scopri il tuo territorio

Sabato prossimo è una buona occasione per scoprire luoghi forse sconosciuti del nostro territorio.  




La mattina sarà possibile entrare nell' osservatorio di Monte Mario, un luogo  difficilmente accessibile nonostante la sua importanza. 
Oltre alla torre solare che svetta sulla collina, vi ha sede il Museo Copernicano che ospita materiali scientifici storici di pregio. Pochi sanno inoltre che in quel luogo passa il Meridiano di Roma, collocato lì da padre Secchi, fondatore della spettroscopia astronomica.
(prenotazione obbligatoria) 





























Se ancora non conoscete il Parco agricolo di Casal del marmo, non potrete poi mancare alla  festa "Terre di culture", una due-giorni dedicata alle realtà associative del territorio nella splendida cornice dell'azienda agricola Cobragor. Si trova alle spalle del S. Filippo Neri ed è raggiungibile a piedi o in bici dalla fermata del treno dell 'ospedale. 
Nel pomeriggio ci  saremo anche noi ! Partecipiamo infatti alla tavola rotonda dedicata alla cultura.
Ci vediamo sabato !


venerdì 17 ottobre 2014

La "Teoria delle finestre rotte”



La "Teoria delle finestre rotte” è stata avanzata a partire da un esperimento di psicologia sociale della fine degli anni ’60 negli States.
Un’auto abbandonata in un quartiere povero in poco tempo è stata smantellata completamente, mentre un’auto identica in una zona chic è rimasta intatta. Fin qui tutto prevedibile. Ma qualcosa di inaspettato è successo quando alla macchina intatta del quartiere chic è stato rotto un vetro…a quel punto è partito lo stesso meccanismo di devastazione che ha ridotto in poco tempo il veicolo nello stesso stato di quello del Bronx.

Perché?

 Banalmente un vetro rotto in un' auto abbandonata trasmette un senso di deterioramento, di disinteresse, ,di mancanza di codici di convivenza, di assenza di norme, di regole. Ogni nuovo attacco subito dall'auto ribadisce e moltiplica quell'idea, fino all'escalation di atti, sempre peggiori, incontrollabili, col risultato finale di una violenza irrazionale.
E’ qualcosa che ha a che fare con la psicologia, col comportamento umano e con le relazioni sociali.
Sviluppando le loro osservazioni, gli studiosi hanno dichiarato che l’incuria ed il disordine
accrescono molti mali sociali e contribuiscono a far degenerare l'ambiente.
Se si rompe un vetro in una finestra di un edificio e non viene riparato, saranno presto rotti tutti gli altri. Se una comunità presenta segni di deterioramento e questo è qualcosa che sembra non interessare  a nessuno, allora lì si genererà la criminalità. Se sono tollerati piccoli reati come parcheggio in luogo vietato, superamento del limite di velocità o passare col semaforo rosso, se questi piccoli “difetti” o errori non sono puniti, si svilupperanno “difetti maggiori” e poi i crimini più gravi. Se parchi e altri spazi pubblici sono gradualmente danneggiati e nessuno interviene, questi luoghi saranno abbandonati dalla maggior parte delle persone (che smettono di uscire dalle loro case per paura di bande) e questi stessi spazi lasciati dalla comunità, saranno progressivamente occupati dai criminali.
La criminalità è più alta nelle aree dove l'incuria, la sporcizia, il disordine e l'abuso sono più alti.
E il ragionamento può essere esteso anche in famiglia, dove il “lasciarsi andare” genera una reazione a catena negativa infinita.
Insomma, senza conoscere questa teoria, istintivamente il buon senso ci ha guidato a “prenderci cura” del nostro quartiere. Le cose lasciate andare, non rimangono così come sono: possono solo peggiorare. E sentirci “abbandonati”, aspettare che ci vengano dati i servizi che ci spettano, non ci impedisce intanto di vivere in modo civile, rispettandoci e aiutandoci vicendevolmente. 

Per approfondimenti:

http://www.unitresorrentina.org/foto/24-forum/85-la-teoria-delle-finestre-rotte

domenica 12 ottobre 2014

Qui ci vivo anch'io - La civetta


Civetta (foto Wikipedia)

Mi hai mai visto la mattina mentre sonnecchio sul tetto? Allora ti sarai anche accorto che sono in compagnia, siamo infatti in due ad abitare a via tallone 117. 
Qualche volta mi avrai incontrato mentre volo nel buio: hai notato come sono silenziosa quando vado a caccia? Altre volte invece ci avrai sentito fare un gran baccano, con il nostro uh-uh o con le nostre urla stridule di allarme, noi abbiamo un vocabolario piuttosto ricco e ci piace farci notare dai nostri vicini di casa, perché ci piace vivere nei centri abitati dagli esseri umani.
Pensa che il mio nome è Athene Noctua perché in Grecia ero l’animale sacro della dea Atena, la divinità della sapienza e dell’intelligenza. Forse perché riesco a vedere bene anche nelle tenebre, proprio come chi è guidato dalla ragione!



Tetradracma di Atene del V secolo a.C. (da Wikipedia)